Uno degli alimenti maggiormente apprezzati nel nostro paese, ma anche e soprattutto nel mondo, è il tartufo. Il mondo relativo a questo alimento è molto complicato, in quanto esistono due diverse varietà: il tartufo bianco e il tartufo nero. Sebbene quest’ultimo tipo sia considerato il tartufo meno pregiato perché acquistabile più facilmente e a cifre sicuramente inferiori, offre comunque la possibilità di cucinare diversi piatti, tutti deliziosi.
Prima di conoscere ricette e modalità di utilizzo di questo ingrediente, è molto importante sapere con precisione di cosa si tratta.

Il tartufo, anche detto tuber magnatum, non è altro che un particolare fungo molto difficile da trovare, situato in determinate zone di alcune regioni del nostro paese: Umbria, Piemonte, Molise e Toscana. Che sia bianco, nero pregiato o anche lo scorzone, il tartufo è in possesso di un sapore e di un’aroma davvero inconfondibile, in grado di aggiungere al piatto un tocco davvero unico.

Preparazione del tartufo

Sebbene in precedenza, abbiamo introdotto questo alimento definendolo fungo, il tartufo in cucina viene utilizzato in maniera del tutto differente dai classici funghi. A differenza di questi infatti, il tartufo non deve essere cotto, ma va fatto a scaglie e posto sopra la pietanza. Più che un cibo, è quindi un condimento, da poter consumare sopra antipasti, primi, insalate, secondi e perché no anche pizze.

Il primo passo necessario per cucinare con il tartufo è senza dubbio pulirlo accuratamente con una spazzolina, in grado di rimuovere i residui di terra senza alterare il sapore dell’alimento. Assolutamente da evitare è infatti sciacquare il tartufo con il getto dell’acqua, in quanto molto probabilmente causerebbe il danneggiamento di un ingrediente preziosissimo. I tartufi acquistati in negozio o in supermercato sono solitamente già puliti, ma è sempre meglio effettuare un attento controllo prima di iniziare a utilizzare il tartufo.

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Come cucinare il classico tartufo marchigiano

Antipasti

È forse negli antipasti, che il tartufo può essere utilizzato nei modi più creativi e gustosi. Queste portate permettono infatti di utilizzare il tartufo grattugiato o tagliato a scaglie e aggiungerlo a crudo sopra gli alimenti, creando un sapore deciso e inconfondibile. Molto comuni sono per esempio i crostini al tartufo e formaggio, la cui è preparazione è anche molto semplice. Basta infatti tagliare sottili fettine di pane e adagiarsi sopra del formaggio in grado di sciogliersi al contatto con il calore. Dopo circa 10 minuti in forno, il pane risulterà perfettamente croccante e il formaggio sciolto. Il piatto si conclude con una grattugiata di tartufo su ogni fetta di pane, ed è quindi pronto per essere servito a tavola. I più golosi, amano aggiungere un ulteriore ingrediente, delle fette di lardo in grado di arricchire ancore di più il sapore già molto deciso del tartufo.

Piatto unico

Se invece si preferisce abbinare questo ingrediente a un piatto unico, quello che maggiormente si presta all’utilizzo del tartufo è sicuramente il carpaccio, magari affiancato da un’insalata anch’essa arricchita con delle scaglie di tartufo. Proprio quest’ultima, se aggiunto del tartufo, può essere considerata una vera e propria prelibatezza. Una ricetta molto semplice da eseguire prevede l’utilizzo delle scaglie di parmigiano, delle foglie di valeriana e delle noci, in grado di dare maggiore consistenza al piatto. È possibile poi condire una semplice insalata utilizzando un prodotto derivato dal tartufo: la salsa tartufata. Questa salsa è solitamente realizzata a base di yogurt e poi aromatizzata con tartufo grattugiato, aglio tritato e un po’ di aneto.

Per quanto riguarda invece il carpaccio, protagonista del piatto, è possibile abbinarlo oltre che con il tartufo a della rucola e dei funghi secchi. Il carpaccio non necessita ovviamente di cottura, ma solamente di marinatura all’interno di un’emulsioni di agrumi, solitamente limoni, e olio di oliva, al termine del quale è pronto per essere servito accompagnato dai funghi, dalla rucola e ovviamente dalle scaglie di tartufo.

Abbinamento ben più audace è invece tartufo e pesce. La duttilità del tartufo permette comunque di realizzare antipasti a base di tartare di pesce e tartufo nero, adatti però solamente ai palati più raffinati. Nonostante anche la tartare vada consumata cruda, la preparazione di cui ha bisogno è leggermente più complessa. Il pesce, pesce spada fresco, va infatti battuto finemente al coltello, marinato e in seguito servito con il tartufo grattugiato e un filo d’olio. Se non si gradisse il pesce spada, salmone e tonno sono dei perfetti sostituti.

Primi piatti

Un altri piatto che senza dubbio si presta molto all’abbinamento con il tartufo è la polenta. La polenta è una pietanza perfetta per essere gustata nelle stagioni invernali, ancor di più se accompagnato dal un ingrediente prezioso come il tartufo. Solitamente, la polenta viene servita assieme a un sugo d funghi porcini precedentemente preparato, accompagnato poi da sottili scaglie di tartufo nero.
Anche la pasta è perfetta per essere condita con del tartufo. Uno dei piatti a base di tartufo maggiormente consumati sono i taglioni con il tartufo, conditi solamente con quat’ultimo e una generosa dose di burro fuso.

Secondi piatti

L’ultima portata in cui è possibile utilizzare il tartufo sono i secondi piatti. Una delle ricette più semplici da realizzare in casa, prevede l’utilizzo di fettine di manzo, formaggio filante e ovviamente tartufo. Si tratta di involtini ripieni di tartufo e formaggio, arrotolati su se stessi e chiusi con l’aiuto di uno stecchino.

Leggendo questo articolo è facile comprendere come il tartufo possa essere utilizzato in svariati piatti e renda gli stessi unici e del tutto particolari. Carne, pesce, pasta o verdura il tartufo, in ogni modo venga utilizzato riesce a conferire un’aroma deciso e una nota vellutata al piatto.