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La costa anconetana

I 4 cibi più famosi della regione Marche

Pesaro è una città situata nella regione Marche in Italia e la sua cucina è influenzata dalla tradizione culinaria marchigiana. Uno dei piatti tipici più famosi di Pesaro è la “Crescia sfogliata“, una focaccia tipica della regione Marche che viene preparata con farina, acqua, olio, lievito e sale. Viene cotta in un forno a legna e servita calda, spesso accompagnata da prosciutto crudo, formaggio o salumi locali.

Altri piatti tipici della cucina di Pesaro includono la zuppa di pesce alla pesarese, i passatelli in brodo (una sorta di pasta ripiena di pangrattato, uova, parmigiano e noce moscata), il coniglio in porchetta (arrostito con erbe aromatiche), e il cresciolo (una sorta di pane condito con cipolle, salsiccia, formaggio e altri ingredienti a scelta).

Crescia sfogliata pesarese

La crescia sfogliata di Pesaro è un piatto tipico della cucina marchigiana che si può trovare in molti ristoranti e panetterie della città.

La crescia è una sorta di focaccia piatta, fatta con farina, acqua, lievito, olio d’oliva e sale, che viene cotta in un forno a legna. La particolarità della crescia sfogliata di Pesaro sta nel fatto che viene lavorata a mano per ottenere una consistenza sottile e croccante, grazie alla presenza di strati di impasto sovrapposti.

La crescia sfogliata può essere servita in diversi modi, a seconda delle preferenze personali. Viene spesso accompagnata da salumi e formaggi tipici della zona, come prosciutto crudo, salame, formaggio di fossa o pecorino. Può anche essere farcita con verdure come cicoria, spinaci o carciofi, oppure con pancetta e uova per creare una variante più sostanziosa.

La crescia sfogliata di Pesaro è un piatto molto versatile e apprezzato dai locali e dai visitatori della città. Se ti trovi a Pesaro, ti consiglio di provarla assolutamente!

Ricetta della crescia sfogliata di Pesaro per circa 4 persone:

Ingredienti:

  • 500 g di farina 00
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 100 ml di olio extravergine d’oliva
  • 10 g di sale
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • Farina di mais q.b.

Preparazione:

  1. In una ciotola grande, mescola la farina, il sale e il lievito di birra sbriciolato con le mani.
  2. Aggiungi l’acqua tiepida e l’olio extravergine d’oliva e inizia a impastare con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo.
  3. Copri la ciotola con un canovaccio e lascia lievitare l’impasto per almeno 1 ora in un luogo caldo e privo di correnti d’aria, finché raddoppia di volume.
  4. Trascorso il tempo di lievitazione, infarina leggermente il piano di lavoro e dividi l’impasto in 6 parti uguali.
  5. Stendi ogni pezzo di impasto con un mattarello fino a ottenere una sfoglia sottile, aiutandoti con della farina di mais per non farla attaccare.
  6. Sovrapponi le 6 sfoglie di impasto una sull’altra, spennellando ogni strato con un po’ di olio extravergine d’oliva e spolverando con la farina di mais.
  7. Stendi la sfoglia così ottenuta con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa 5 mm.
  8. Cuoci la crescia in forno preriscaldato a 200°C per circa 15-20 minuti, finché risulta dorata e croccante.
  9. Servi calda accompagnata da salumi, formaggi o verdure a piacere.

Buon appetito!


Urbino è una città situata nella regione Marche in Italia ed è famosa per la sua cultura, la sua storia e la sua cucina. Tra i piatti tipici della tradizione culinaria di Urbino, uno dei più conosciuti è senza dubbio la “Crescia di Urbino“, una sorta di focaccia tipica delle Marche che viene preparata con farina, acqua, lievito, sale e cotta in un forno a legna.

La crescia di Urbino si differenzia da quella di Pesaro per la sua consistenza più spessa e morbida e perché viene arricchita con l’aggiunta di strutto o olio d’oliva, che le conferiscono una consistenza ancora più morbida e un sapore particolare.

Altri piatti tipici della cucina di Urbino includono la “Polenta con sugo di papera”, un piatto a base di polenta accompagnato da un sugo di anatra, e la “Tagliatelle alla Urbinate”, una pasta all’uovo condita con un sugo a base di carne di maiale, funghi e pomodoro.

Inoltre, la cucina di Urbino è anche ricca di dolci e dessert tipici, come ad esempio la “Crostata di Ricotta”, una crostata preparata con ricotta, uova, zucchero e limone, oppure la “Ciambella di Pasqua”, una ciambella dolce tipica delle festività pasquali.

Crescia tipica di Urbino
Crescia tipica di Urbino

Crescia di Urbino nelle Marche

La crescia di Urbino è un piatto tipico della cucina marchigiana che si può trovare in molti ristoranti e panetterie della città. Si tratta di una focaccia piatta, simile alla piadina romagnola, ma con una consistenza più morbida e spessa.

La crescia di Urbino è preparata con farina di grano tenero, acqua, olio o strutto, lievito e sale. La pasta viene impastata e lasciata riposare per almeno un’ora. Successivamente, viene stesa con un matterello fino ad ottenere una sfoglia spessa circa mezzo centimetro.

A questo punto, la crescia viene cotta su una piastra in ghisa o su una teglia di terracotta, fino a quando non risulta dorata e croccante. Tradizionalmente, la crescia viene servita calda e farcita con salumi e formaggi tipici della zona, come prosciutto crudo, salame, formaggio di fossa o pecorino. Tuttavia, può essere farcita anche con verdure, come cicoria, spinaci o carciofi.

La crescia di Urbino è un piatto semplice ma gustoso, apprezzato per la sua consistenza morbida e il suo sapore delicato. Se ti trovi a Urbino, ti consiglio di provarla assolutamente, magari accompagnata da un bicchiere di vino locale!

Ecco la ricetta per preparare la crescia di Urbino!

Ingredienti:

  • 500 g di farina tipo “00”
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 50 g di strutto o olio d’oliva
  • 10 g di sale
  • 10 g di lievito di birra

Procedimento:

  1. In una ciotola, sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida.
  2. In un’altra ciotola, mescolare la farina e il sale.
  3. Aggiungere l’acqua con il lievito alla farina e impastare fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.
  4. Aggiungere lo strutto o l’olio d’oliva e continuare ad impastare fino a quando l’impasto diventa morbido e omogeneo.
  5. Coprire l’impasto con un panno e lasciar riposare per almeno un’ora in un luogo caldo.
  6. Trascorso il tempo di riposo, dividere l’impasto in palline della grandezza di una noce e stenderle con un matterello, fino ad ottenere una sfoglia spessa circa mezzo centimetro.
  7. Cuocere le crescie su una piastra in ghisa o su una teglia di terracotta ben calda, finché non risulteranno dorate su entrambi i lati.
  8. Servire calde e farcite con salumi e formaggi tipici della zona, oppure con verdure.

Buon appetito!


Ancona è una città situata nella regione Marche in Italia, e la sua cucina è influenzata dalla tradizione culinaria della regione. Uno dei piatti tipici di Ancona è il Brodetto, una zuppa di pesce che ha origini antiche, risalenti al periodo in cui la città era un importante porto commerciale.

La Brodetto è preparata con diversi tipi di pesce, come ad esempio seppie, calamari, cozze, vongole, scorfano, triglie e altre varietà a seconda della stagione e della disponibilità. Il pesce viene cotto in un brodo di pomodoro, cipolla, aglio, peperoncino e prezzemolo, e viene accompagnato da crostini di pane tostato.

Oltre alla Brodetto, un altro piatto tipico di Ancona è la “Stoccafisso all’anconetana”, un piatto a base di stoccafisso (baccalà essiccato), che viene ammorbidito in acqua e poi cucinato con cipolla, pomodoro, aglio, prezzemolo e peperoncino.

Tra i dolci tipici di Ancona, si possono trovare i “Fave dei morti”, biscotti di pasta frolla aromatizzati con anice e cannella, tipici delle festività di Ognissanti e dei Morti. Inoltre, Ancona è nota anche per il “Vino Cotto”, un vino cotto tipico delle Marche che viene prodotto attraverso una lenta cottura del mosto d’uva fino ad ottenere un prodotto scuro, denso e aromatico, utilizzato sia come digestivo che come ingrediente per dolci e dessert.

Il brodetto anconetano

Il Brodetto di Ancona è uno dei piatti più famosi della cucina marchigiana, una zuppa di pesce molto saporita e gustosa.

La sua origine risale all’antichità, quando Ancona era un importante porto commerciale e i pescatori usavano i pesci meno pregiati, chiamati “sciutti”, per preparare questo piatto. Oggi, la Brodetto viene preparata con diversi tipi di pesce a seconda della stagione, come seppie, calamari, cozze, vongole, scorfano, triglie, dentici e molte altre varietà.

La Brodetto di Ancona si distingue dalle altre zuppe di pesce italiane perché viene preparata in due fasi: nella prima fase si cuociono separatamente i pesci più consistenti, come scorfano, triglie e dentici, con cipolla, aglio, pomodoro, prezzemolo e un po’ di peperoncino, in modo da ottenere un brodo di pesce concentrato. Nella seconda fase, si aggiungono gli altri pesci, come seppie e cozze, e si cuociono per pochi minuti, in modo che rimangano morbidi e succulenti.

La Brodetto di Ancona viene generalmente servita accompagnata da crostini di pane tostato, sopra i quali si può spalmare dell’aglio e un filo di olio d’oliva. Il Brodetto è una pietanza che richiede una certa abilità nella preparazione, ma il risultato è un piatto ricco di sapori e profumi, che rappresenta la tradizione gastronomica di Ancona e delle Marche.

Ecco una ricetta per preparare il brodetto di Ancona:

Ingredienti:

  • 1 kg di pesce misto (ad esempio scorfano, triglie, dentici, seppie, cozze, vongole, gamberetti)
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 peperoncino fresco (facoltativo)
  • 500 g di pomodori pelati
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 litro di brodo di pesce (o acqua)
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe nero
  • prezzemolo fresco tritato
  • crostini di pane tostato

Preparazione:

  1. In una pentola capiente, far rosolare la cipolla e l’aglio tritati con un filo d’olio.
  2. Aggiungere il peperoncino e i pomodori pelati schiacciati con una forchetta. Far cuocere per alcuni minuti.
  3. Aggiungere il pesce più consistente, come scorfano, triglie e dentici, tagliati a pezzi, e far cuocere per 10-15 minuti.
  4. Aggiungere le seppie tagliate a pezzi e le cozze e le vongole lavate, coprire con il coperchio e cuocere per altri 5-7 minuti, fino a quando i molluschi si saranno aperti.
  5. Aggiungere il vino bianco e far sfumare a fiamma alta.
  6. Aggiungere il brodo di pesce (o acqua) e portare a ebollizione. Regolare di sale e pepe a piacere.
  7. Cuocere per altri 10-15 minuti, fino a quando tutti i pesci saranno cotti.
  8. Servire il brodetto di Ancona caldo, decorato con prezzemolo tritato e accompagnato da crostini di pane tostato.

Il brodetto di Ancona è un piatto tradizionale che richiede un po’ di tempo e di esperienza, ma il risultato è un piatto saporito e gustoso, che può essere accompagnato da un buon bicchiere di vino bianco locale. Buon appetito!


Il cibo tipico più conosciuto della città di Macerata, nelle Marche, è il Vincisgrassi, una lasagna ricca e saporita fatta con sfoglie di pasta all’uovo, ragù di carne, besciamella, prosciutto cotto, funghi, formaggio Parmigiano Reggiano e tartufo nero.

Il Vincisgrassi è un piatto complesso che richiede una certa abilità nella preparazione e la sua origine risale all’epoca del dominio austriaco sulla città di Macerata nel XIX secolo. Il piatto era infatti un’interpretazione delle lasagne austriache, arricchite con ingredienti locali.

Il Vincisgrassi è molto apprezzato per la sua consistenza cremosa e ricca di sapori, ed è spesso servito in occasioni speciali come matrimoni e festività. Se visiti Macerata, non puoi perderti l’occasione di assaggiare questo piatto tradizionale delle Marche.

Vincisgrassi tipici di Macerata
Vincisgrassi tipici di Macerata

I vincisgrassi di Macerata

I vincisgrassi sono un piatto tipico delle Marche, in particolare della città di Macerata. Sono una versione locale della classica lasagna al forno, ma con alcune differenze significative.

Innanzitutto, la pasta utilizzata per i vincisgrassi è una sfoglia all’uovo molto sottile, che viene stesa e tagliata in rettangoli della stessa grandezza. Questi rettangoli di pasta vengono poi cotti in acqua bollente salata, come la pasta normale.

Il condimento per i vincisgrassi prevede l’utilizzo di un ragù di carne, generalmente di vitello o maiale, che viene arricchito con funghi porcini, prosciutto cotto a dadini, besciamella, Parmigiano Reggiano grattugiato e tartufo nero.

Le sfoglie di pasta vengono quindi disposte in una pirofila, alternando uno strato di pasta ad uno di condimento, fino a esaurire gli ingredienti. L’ultimo strato di pasta viene ricoperto con besciamella e Parmigiano Reggiano grattugiato, per formare una crosticina dorata in superficie.

I vincisgrassi vengono infine cotti in forno a 180°C per circa 30-40 minuti, fino a quando la superficie risulta dorata e croccante.

Il risultato è un piatto saporito, cremoso e ricco di sapori, che si sposa alla perfezione con un bicchiere di vino rosso robusto delle Marche. I vincisgrassi sono una specialità che richiede un po’ di tempo e di attenzione nella preparazione, ma il loro sapore unico ne vale sicuramente la pena.

Ecco una ricetta per i vincisgrassi, per 6-8 persone:

Ingredienti:

  • 500g di sfoglia all’uovo
  • 500g di ragù di carne (di vitello o maiale)
  • 200g di prosciutto cotto a dadini
  • 200g di funghi porcini (freschi o secchi)
  • 100g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 1/2 litro di besciamella
  • 50g di tartufo nero (facoltativo)
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

  1. Iniziate dalla preparazione del ragù di carne, facendolo cuocere a fuoco lento in una pentola con un filo d’olio, sale e pepe, finché non sarà ben cotto e asciutto.
  2. Nel frattempo, preparate la besciamella seguendo la vostra ricetta preferita o utilizzando quella pronta. Unite al composto 50g di Parmigiano Reggiano grattugiato e mescolate bene.
  3. Tagliate i funghi porcini a cubetti e fateli cuocere in padella con un filo d’olio fino a che saranno ben dorati. Aggiungete quindi il prosciutto cotto a dadini e fate cuocere insieme per qualche minuto.
  4. Sistemate uno strato di sfoglia all’uovo sul fondo di una pirofila, coprite con il ragù di carne, i funghi e il prosciutto cotto, e spolverizzate con Parmigiano Reggiano grattugiato.
  5. Aggiungete un po’ di besciamella, quindi procedete a creare gli strati successivi, alternando pasta, condimento e besciamella, fino ad esaurimento degli ingredienti.
  6. Sulla parte superiore dell’ultimo strato di pasta, versate il rimanente composto di besciamella e Parmigiano Reggiano grattugiato.
  7. Infornate la pirofila in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, fino a quando la superficie risulterà dorata e croccante.
  8. Sfornate i vincisgrassi e lasciateli riposare per qualche minuto prima di servirli ben caldi.

Buon appetito!

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